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martedì 11 dicembre 2012

RISCALDAMENTO MENTALE - seconda parte

ECCO UN ALTRO ESTRATTO DI "PNL PER LO SPORT"
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Per chi è interessato all'argomento consiglio anche "Crescere con lo Sport"

da "bodybuilnding.elitfitness.com"
Un altro aspetto del riscaldamento mentale riguarda il
vostro avversario (o i vostri avversari). A qualsiasi livello,
potreste trovarvi a giocare contro qualcuno che conosce le
vostre performance. Di conseguenza, il vostro avversario
avrà un’idea chiara dei vostri punti di forza e delle vostre
debolezze. Potrebbe, quindi, sfruttare le vostre debolezze –
sia fisiche sia mentali – per conseguire la vittoria. L’aspetto
più preoccupante di tutto questo è che ciò potrebbe anche
generare delle convinzioni limitanti riguardo alle vostre capacità.
Per esempio, se un avversario ritiene che siate lenti
a entrare in partita, potrebbe benissimo riproporsi di prevalere
su di voi dall’inizio. Allo stesso modo, se crede che
possiate cedere alla pressione, in un gioco serrato, tenterà
in tutti i modi di determinarla e accrescerla.
C’è una differenza fondamentale tra eseguire il riscaldamento
mentale e caricarsi psicologicamente .
Il riscaldamento mentale è un processo molto apprezzato,
che viene effettuato su una base regolare, schematica,
per creare il giusto atteggiamento mentale e concentrarsi su
ciò che conta.
In realtà, alcuni sportivi sembrano avere una specie di
“termostato mentale”. Hanno un’idea preconcetta della
loro abilità e del loro livello di performance, al quale si
mantengono fedeli. Talvolta capita che rendano oltre il loro
normale livello, ad esempio superando un avversario, per
così dire, “migliore”, o giocando veramente bene alcune
buche a golf. Poi, improvvisamente, il “termostato mentale”
si accende e la loro performance torna al livello abituale.
Se il fenomeno si ripete alcune volte, viene interpretato come
una conferma della loro opinione circa la propria abilità:
si genera una “profezia autoverificantesi”.
È assolutamente necessario avere le idee chiare su ciò
che state cercando di ottenere, in modo da poter scegliere
l’approccio migliore. Per esempio, per lavorare sulla mancanza
di sicurezza potrebbe essere necessario un particolare
approccio; un altro per concentrarsi su uno specifico aspetto
tecnico. La pratica e la volontà di “mescolare e combinare”
vi aiuteranno a stabilire quali tecniche specifiche siano
più utili e quali quelle più usate per eseguire il riscaldamento
mentale.
L’espressione “riscaldamento mentale” riassume un gran
numero di termini. Tra gli altri potreste aver sentito anche:
“visualizzazione”, “mental rehearsal”, “cognitive rehearsal”,
“procedura corretta” e “avere un orientamento vincente”.
Il punto chiave del processo di riscaldamento mentale
è l’abilità di visualizzare o di creare immagini. Uno dei
concetti fondamentali della PNL è che gli esseri umani
processano le informazioni attraverso i loro cinque sensi:
visivo, auditivo, cinestesico (tatto, sentimenti e sensazioni),
olfattivo (olfatto) e gustativo (gusto), che nella PNL sono
chiamati sistemi o modalità rappresentazionali.
Il sistema visivo tende ad essere il sistema rappresentazionale
dominante, anche se la maggior parte degli sportivi
usa tutti e cinque i sensi in percentuali variabili. La capacità
di visualizzare mentalmente la località di villeggiatura
che abbiamo visitato l’anno scorso e la facciata della casa
in cui viviamo, quando cerchiamo di ricordarle, è un
esempio di visualizzazione. Molte persone dicono di non
essere in grado di visualizzare, ma se viene loro chiesto di
ricordare uno degli esempi presentati sopra, lo fanno immediatamente.
Le tipiche domande da fare alle cosiddette
“persone tendenzialmente non visive” sono: “Di che colore
era la tua prima macchina?” o “Quante finestre c’erano nel
soggiorno della casa in cui sei cresciuto?”. Saranno in grado
di rispondere alla domanda proprio grazie all’uso della
visualizzazione.
Alcuni sportivi pensano che la visualizzazione assomigli
ad un’immagine fissa su uno schermo televisivo (è un
paragone ricorrente). In ogni caso essa consiste, di norma,
in una serie di immagini che appaiono nella nostra mente;
noi possiamo decidere di portare queste immagini al centro
della nostra attenzione. Per alcuni ciò può richiedere un po’
di pratica, ma la maggior parte delle persone può acquisire
questa capacità molto facilmente. La visualizzazione permette,
quindi, sia di “pre-giocare” una partita mentalmente,
sia di ripetere la stessa cosa più volte: entrambe sono
possibilità molto utili per lo sportivo.
L’attenzione agli aspetti visivi del riscaldamento mentale
non dovrebbe distrarre dagli altri quattro sensi che possediamo.
In molti sport, ad esempio il cricket, il tennis e lo
squash, c’è un suono particolare, che il cervello interpreta
come una conferma dell’efficacia del gesto tecnico. Per
esempio, nel tennis si produce un suono distinto e unico
quando la palla viene colpita correttamente e al momento
giusto. Questa informazione viene effettivamente immagazzinata
nel cervello e gioca un ruolo importante nello
sviluppo dell’abilità di riscaldarsi mentalmente.
Inoltre, in molti sport, come nel tirassegno, nel golf e
nel tennis, in cui è necessario tenere in mano un attrezzo,
la sensazione di tenere correttamente il fucile, la mazza o
la racchetta è evidente. I nuotatori, inoltre, parleranno di
“acquaticità”, perché ciò corrisponde a una sensazione che
essi sono capaci di riconoscere.

CONTINUA NEL PROSSIMO POST.

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