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giovedì 20 dicembre 2012

CARICARSI PSICOLOGICAMENTE

ECCO UN'ALTRO ESTRATTO DI "PNL per lo Sport"

LEGGI ANCHE "MOTIVATORE DI TE STESSO"


Quando ti trovi di fronte al Kop
[il lato dello stadio occupato
dai tifosi del Liverpool,
NdT],
nient’altro è necessario
per caricarti psicologicamente.
KEVIN KEEGAN
Vi sono importanti differenze tra il riscaldamento mentale,
il caricamento psicologico e l’esecuzione mentale, sebbene
siano strettamente connessi fra loro.

Le attività di caricamento psicologico sono utilizzate per
incrementare il livello di attivazione e dinamismo in un momento
specifico o nel corso di un particolare evento; ad esse
ricorrono, ad esempio, i giocatori di rugby prima dell’inizio
della partita, o un pesista prima di un sollevamento.
Tutti i diritti sono riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook
Un altro utilizzo specifico del caricamento psicologico
si rende necessario quando, a livello individuale o di
squadra, si instaura l’erronea convinzione di avere la vittoria
in pugno. Senza il caricamento psicologico, potrebbe
verificarsi uno “scaricamento”, per effetto del quale la
concentrazione, il livello di adrenalina e l’attenzione abituali
non si manifestano e l’individuo o la squadra stenta
a giocare secondo il proprio standard abituale, rischiando
perfino di perdere.
È importante che una persona ansiosa, o che tenda a
sottovalutarsi, o che abbia una carenza di autostima, non si
carichi troppo. Potrebbe caricarsi e attivarsi a un punto tale
da manifestare pensieri confusi e distorti, trasformandosi
in un “pollo senza testa”, che si agita caoticamente, o assumendo
comportamenti irrazionali e illogici. In termini di
PNL si determinerebbe lo sviluppo, da parte del soggetto,
di un “programma” negativo o privo di risorse.
Se praticato in maniera appropriata, il caricamento
psicologico assume un’importanza vitale nell’approccio
mentale dello sportivo. Se viene usato indiscriminatamente,
può inibire la performance, o può addirittura
comprometterla. Pertanto occorrono sempre attenzione
e prudenza.

Mostratemi un uomo che arriva secondo e vi mostrerò un
perdente.”
STIRLING MOSS

giovedì 13 dicembre 2012

RISCALDAMENTO MENTALE - parte quarta

Da "PNL per lo SPORT".
VI CONSIGLIO ANCHE "ALLENARSI SENZA ATTREZZI"


da "immenso.org"
Attività per il riscaldamento mentale
• Create un’immagine di voi stessi mentre praticate
il vostro sport o vi dedicate ad un suo aspetto
specifico, secondo uno standard molto elevato.
Dovete farlo in uno stato dissociato.
• Guardate voi stessi mentre praticate quello sport
o vi dedicate ad un particolare che desiderate
migliorare. Abituatevi a guardare voi stessi, osservando
ciò che state facendo bene, fissando
l’attenzione sui punti chiave.
• Al momento che vi sembra appropriato, entrate
nel “voi” che state osservando. Diventate totalmente
associati, ossia totalmente dentro il “voi”
che sta eseguendo un’ottima performance. Diventate
consapevoli di tutto quello che è associato
all’ottima performance, ad esempio come questa
appare, da quali suoni è accompagnata, come
vi fa sentire, sia in termini di emozioni, sia per
quanto riguarda le vostre sensazioni fisiche. Sentite
l’attrezzatura che state utilizzando. Percepite
il modo in cui sentite il terreno quando siete in
uno stato di coordinazione ed equilibrio perfetti.
È un’abilità meravigliosa essere capaci di riconoscere
e ri-creare una buona performance in uno
stato totalmente associato. Inoltre, ciò vi permette
di ri-creare in modo più regolare elevati livelli
di rendimento nella performance vera e propria.
Attività per lo stato di consapevolezza dell’atleta
• Questa è una tecnica utilizzata spesso dai trainer
e dai coach, per creare uno stato di consapevolezza
amplificato. È adatta soprattutto agli sport
giocati all’interno di confini fisici, come ad esempio
lo squash, il biliardo e il tennis, ma può essere
utilizzata anche per abituarsi a un ambiente
nuovo o estraneo, oppure ad uno spogliatoio,
quando si gareggia “fuori casa”.
• Mettetevi in piedi, a un’estremità del campo di gioco,
della stanza o del salone e focalizzatevi su uno
specifico oggetto o su un punto all’estremità opposta.
Rivolgete tutta la vostra attenzione all’oggetto
o al punto che avete scelto. Dovrebbe essere
leggermente al di sopra della linea degli occhi.
• Allargate la vostra visione e la vostra consapevolezza
ai due angoli opposti di fronte a voi, notando
tutto quello che entra a far parte del vostro
campo visivo.Fatelo senza muovere minimamente
la testa.
• Ora allargate la vostra consapevolezza lungo le
pareti, le sedie etc. muovendovi verso di voi. Notate
di nuovo ogni cosa, lentamente.
• Portate la vostra consapevolezza allargata dietro
di voi (senza muovere la testa). Soffermatevi sulle
vostre sensazioni, abituatevi al modo in cui vi
fa sentire questo stato.
• Ripetete cinque o sei volte, in modo appropriato.
Come molte attività basate sulla PNL, anche questa potrebbe
apparire piuttosto strana, messa per iscritto. Potrebbe
anche dare l’impressione di richiedere molto tempo. In
realtà, si esegue piuttosto rapidamente ed è facile da mettere
in atto; i benefici che se ne traggono, specialmente quando
si ha a che fare con un nuovo ambiente, sono enormi.
Molti sportivi, inoltre, applicano il riscaldamento mentale
al vero e proprio processo di riscaldamento fisico. In
altre parole, costoro praticano mentalmente la routine ed
i rituali del riscaldamento fisico, prima che questo abbia
luogo, e questo fa parte del loro normale processo di preparazione.

martedì 11 dicembre 2012

RISCALDAMENTO MENTALE - parte terza

Continua il nostro approfondimento sul riscaldamento mentale, tratto dall'ebook "PNL per lo SPORT"
Approfondisci l'argomento. Clicca qui.


Dal blog "bellezza-al-femminile.blogspot.com"
Greg Louganis, il campione
olimpionico di tuffi, parlava
dell’importanza di colpire il trampolino nel punto giusto e
conosceva la sensazione che ne deriva.
Quindi il suo riscaldamento mentale coinvolgeva
effettivamente il senso cinestesico.
Affinché il riscaldamento mentale sia veramente utile,
sarà necessario, per esempio, che il giocatore di tennis sia in
grado di vedere se stesso mentre colpisce la palla in modo
appropriato, udire il suono che vi è associato, riconoscere
la sensazione nel braccio e nel corpo quando la palla viene
colpita. Potrebbe anche significare percepire un particolare
odore caratteristico del campo su cui si giocherà, o sentire
il dolce gusto della vittoria, piuttosto che il sapore amaro
della sconfitta.
È importante sottolineare che il riscaldamento mentale
non sostituisce la preparazione fisica. I due processi sono
complementari e, usati assieme, incrementeranno i livelli
di performance. Ad ogni modo, per citare Richard H. Cox
nel suo libro
Sport Psychology: Concepts And Applications,
“la pratica mentale, di per sé, è più efficace di qualsiasi
altra procedura ed in alcune circostanze è efficace quanto
la pratica effettiva”.
È stato dimostrato (Clark, 1960) un aspetto interessante:
più elevato è il livello dello sportivo, maggiore è il potenziale
beneficio che si ottiene con l’utilizzo della visualizzazione e
del riscaldamento mentale. Uno dei motivi è che lo sportivo
di alto livello ha già affrontato una quantità maggiore di preparazione
fisica e addestramento, ha imparato accuratamente
nuove tecniche e ha eliminato cattive abitudini. Le tecniche
mentali, quindi, rappresentano il fattore che fa la differenza.
Queste conoscenze sono state acquisite molti anni fa, ma solamente
ora viene rivolta loro un’attenzione sempre maggiore.

Ancora un paio di considerazioni, prima di passare ad
alcuni esercizi specifici. L’abilità di visualizzare proposta in
questa sezione, come fase del riscaldamento mentale, è una
capacità molto efficace, adatta a vari aspetti della preparazione
atletica e della pratica sportiva. È molto utile, per
esempio, nell’applicazione delle tecniche di rilassamento e
nella riduzione dello stress e, come molte delle tecniche di
PNL, è un processo generativo. Pertanto i suoi effetti diven
teranno progressivamente più potenti e facili da creare.
Solitamente, la preparazione atletica e l’allenamento si
effettuano in un’area apposita, lontana dal terreno in cui
l’evento vero e proprio si svolgerà. Se avete già giocato in
quel luogo precedentemente, o avete la possibilità di andarci
prima della competizione, potete “incorporarlo” nel vostro
riscaldamento mentale, creando un’immagine appropriata
di esso nel corso della vostra preparazione. Comunque,
potete ugualmente usare gli esercizi di riscaldamento
mentale anche se il campo di gara non vi è familiare.
Nel prepararvi al riscaldamento mentale, prendete in
considerazione questi fattori:
• I vostri obiettivi per l’evento sportivo in questione.
• Come intendete raggiungere i vostri obiettivi.
• L’atteggiamento nei riguardi di voi stessi, per esempio
come giudicate la vostra preparazione fisica, la
consapevolezza del vostro corpo e dei vostri pensieri,
le sensazioni e le emozioni riguardo all’evento.
• L’atteggiamento nei riguardi delle persone che vi
circondano.
• L’atteggiamento nei riguardi della squadra a cui appartenete.
• Il luogo in cui si svolgerà l’evento.

Includete queste attività nel vostro riscaldamento mentale:
sono concepite per aiutarvi a sperimentare i vostri sensi.
Attività
Creare l’ambiente
Trovate un luogo in cui sedervi comodamente. Non
sdraiatevi, potreste addormentarvi. Respirate profondamente,
lentamente e regolarmente e chiudete
gli occhi. Assicuratevi che tutto il vostro corpo sia
rilassato, quindi cominciate…
Attività
• Immaginate di sedere sulla spiaggia mentre guardate
il mare. Notate il movimento delle onde. Udite
il rumore delle onde che sciabordano dolcemente
sulla spiaggia. Sentite la compattezza e la trama
della sabbia su cui sedete. Sentite il calore del sole
mentre lambisce delicatamente il vostro corpo.
• Richiamate alla mente i volti delle persone amate.
Udite il suono delle loro voci. Sentite che effetto
vi fanno, assaporate le sensazioni piacevoli.
• Ricordate l’ultimo pranzo che avete gustato.
Tornate indietro e sentitevi lì. Assaporate il gusto
del cibo. Ricordate il suo profumo. Rivivete
le sensazioni di quando mangiavate. Ricordate le
persone che erano presenti. Sentite il suono delle
loro voci.
• Richiamate alla mente l’esperienza di essere sotto
la doccia. Sentite il tocco dell’acqua. Avvertite
le sensazioni che provate asciugandovi. Indossate
mentalmente i vostri vestiti, in sequenza.
Siate consapevoli delle sensazioni che vi dà
ogni indumento.
• Ricordate uno dei vostri brani musicali preferiti.
Speri men tate come vi fa sentire. Vedete le immagini
che crea. Lasciate che la vostra mente crei
tutto ciò che desidera.
• Ricordate una vostra performance particolarmente
buona, preferibilmente nel vostro sport;
ma potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, ad esempio
di una presentazione al lavoro, una barzelletta
molto divertente, qualche lavoretto in casa.
Rivisitatene l’aspetto migliore. Usate appropriatamente
tutti e cinque i sensi.
• Osservate e godetevi il modo in cui rispondete a
questo processo.
Questa attività vi abituerà a conoscere che tipo di sensazioni
dà (e come appare, suona, se abbia un odore e un
sapore) giocare con i vostri sensi. La prossima attività è un
approccio caratteristico della PNL, che potete utilizzare per
riscaldarvi mentalmente in previsione di qualsiasi evento
sportivo.
Per svolgere questa attività è necessario conoscere i termini
della PNL “associazione” e “dissociazione”. Associazione
significa essere
dentro la vostra esperienza e il vostro corpo,
guardando attraverso i vostri occhi. Dissociazione significa
trovarsi al di fuori della vostra esperienza e del vostro corpo,
guardando voi stessi come in uno schermo (o in una fotografia),
provando un senso di distacco e separazione.
L’abilità di muoversi tra l’essere associati e l’essere dissociati
è una capacità estremamente utile, che ciascuno di noi
possiede naturalmente. Per esempio, esercitatevi a rivivere
una serie di esperienze, alcune delle quali felici, altre tristi.
Controllate se siete realmente dentro l’esperienza, guardan
do
attraverso i vostri occhi (associati), oppure se vedete voi
stessi mentre vivete quell’esperienza, come se la guardaste
in uno schermo, o perlomeno con la sensazione di essere al
di fuori di voi stessi (dissociati).
Molti sportivi usano l’associazione e la dissociazione – sia
deliberatamente sia inconsciamente – per affrontare gli avvenimenti
passati. Per esempio, un modo di gestire una scarsa
performance o un risultato scadente è rivederlo in uno stato
dissociato. Normalmente, le emozioni che accompagnano lo
stato dissociato sono più distaccate, impersonali e più facili
da gestire. Ciò favorisce un’analisi più razionale.
Analogamente, l’abilità di essere associati, ossia completamente
dentro e in sintonia con se stessi, è estremamente
importante ed efficace, anche in vista di qualsiasi performance
sportiva (o di altro genere). Essere in grado di avere
una totale consapevolezza e una buona dose di autocontrollo,
nel momento in cui è necessaria una
peak performance, èuna capacità straordinaria da acquisire e sviluppare.

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RISCALDAMENTO MENTALE - seconda parte

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Per chi è interessato all'argomento consiglio anche "Crescere con lo Sport"

da "bodybuilnding.elitfitness.com"
Un altro aspetto del riscaldamento mentale riguarda il
vostro avversario (o i vostri avversari). A qualsiasi livello,
potreste trovarvi a giocare contro qualcuno che conosce le
vostre performance. Di conseguenza, il vostro avversario
avrà un’idea chiara dei vostri punti di forza e delle vostre
debolezze. Potrebbe, quindi, sfruttare le vostre debolezze –
sia fisiche sia mentali – per conseguire la vittoria. L’aspetto
più preoccupante di tutto questo è che ciò potrebbe anche
generare delle convinzioni limitanti riguardo alle vostre capacità.
Per esempio, se un avversario ritiene che siate lenti
a entrare in partita, potrebbe benissimo riproporsi di prevalere
su di voi dall’inizio. Allo stesso modo, se crede che
possiate cedere alla pressione, in un gioco serrato, tenterà
in tutti i modi di determinarla e accrescerla.
C’è una differenza fondamentale tra eseguire il riscaldamento
mentale e caricarsi psicologicamente .
Il riscaldamento mentale è un processo molto apprezzato,
che viene effettuato su una base regolare, schematica,
per creare il giusto atteggiamento mentale e concentrarsi su
ciò che conta.
In realtà, alcuni sportivi sembrano avere una specie di
“termostato mentale”. Hanno un’idea preconcetta della
loro abilità e del loro livello di performance, al quale si
mantengono fedeli. Talvolta capita che rendano oltre il loro
normale livello, ad esempio superando un avversario, per
così dire, “migliore”, o giocando veramente bene alcune
buche a golf. Poi, improvvisamente, il “termostato mentale”
si accende e la loro performance torna al livello abituale.
Se il fenomeno si ripete alcune volte, viene interpretato come
una conferma della loro opinione circa la propria abilità:
si genera una “profezia autoverificantesi”.
È assolutamente necessario avere le idee chiare su ciò
che state cercando di ottenere, in modo da poter scegliere
l’approccio migliore. Per esempio, per lavorare sulla mancanza
di sicurezza potrebbe essere necessario un particolare
approccio; un altro per concentrarsi su uno specifico aspetto
tecnico. La pratica e la volontà di “mescolare e combinare”
vi aiuteranno a stabilire quali tecniche specifiche siano
più utili e quali quelle più usate per eseguire il riscaldamento
mentale.
L’espressione “riscaldamento mentale” riassume un gran
numero di termini. Tra gli altri potreste aver sentito anche:
“visualizzazione”, “mental rehearsal”, “cognitive rehearsal”,
“procedura corretta” e “avere un orientamento vincente”.
Il punto chiave del processo di riscaldamento mentale
è l’abilità di visualizzare o di creare immagini. Uno dei
concetti fondamentali della PNL è che gli esseri umani
processano le informazioni attraverso i loro cinque sensi:
visivo, auditivo, cinestesico (tatto, sentimenti e sensazioni),
olfattivo (olfatto) e gustativo (gusto), che nella PNL sono
chiamati sistemi o modalità rappresentazionali.
Il sistema visivo tende ad essere il sistema rappresentazionale
dominante, anche se la maggior parte degli sportivi
usa tutti e cinque i sensi in percentuali variabili. La capacità
di visualizzare mentalmente la località di villeggiatura
che abbiamo visitato l’anno scorso e la facciata della casa
in cui viviamo, quando cerchiamo di ricordarle, è un
esempio di visualizzazione. Molte persone dicono di non
essere in grado di visualizzare, ma se viene loro chiesto di
ricordare uno degli esempi presentati sopra, lo fanno immediatamente.
Le tipiche domande da fare alle cosiddette
“persone tendenzialmente non visive” sono: “Di che colore
era la tua prima macchina?” o “Quante finestre c’erano nel
soggiorno della casa in cui sei cresciuto?”. Saranno in grado
di rispondere alla domanda proprio grazie all’uso della
visualizzazione.
Alcuni sportivi pensano che la visualizzazione assomigli
ad un’immagine fissa su uno schermo televisivo (è un
paragone ricorrente). In ogni caso essa consiste, di norma,
in una serie di immagini che appaiono nella nostra mente;
noi possiamo decidere di portare queste immagini al centro
della nostra attenzione. Per alcuni ciò può richiedere un po’
di pratica, ma la maggior parte delle persone può acquisire
questa capacità molto facilmente. La visualizzazione permette,
quindi, sia di “pre-giocare” una partita mentalmente,
sia di ripetere la stessa cosa più volte: entrambe sono
possibilità molto utili per lo sportivo.
L’attenzione agli aspetti visivi del riscaldamento mentale
non dovrebbe distrarre dagli altri quattro sensi che possediamo.
In molti sport, ad esempio il cricket, il tennis e lo
squash, c’è un suono particolare, che il cervello interpreta
come una conferma dell’efficacia del gesto tecnico. Per
esempio, nel tennis si produce un suono distinto e unico
quando la palla viene colpita correttamente e al momento
giusto. Questa informazione viene effettivamente immagazzinata
nel cervello e gioca un ruolo importante nello
sviluppo dell’abilità di riscaldarsi mentalmente.
Inoltre, in molti sport, come nel tirassegno, nel golf e
nel tennis, in cui è necessario tenere in mano un attrezzo,
la sensazione di tenere correttamente il fucile, la mazza o
la racchetta è evidente. I nuotatori, inoltre, parleranno di
“acquaticità”, perché ciò corrisponde a una sensazione che
essi sono capaci di riconoscere.

CONTINUA NEL PROSSIMO POST.

EBOOK GRATIS

lunedì 10 dicembre 2012

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A TUTTI GLI AMANTI DELLO SPORT, HO IL PIACERE DI DARVI UFFICIALMENTE IL BENVENUTO SU
SPORT-BENESSERE-BELLEZZA
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PRIMO REGALO: UN ESTRATTO DELL'EBOOK "PNL PER LO SPORT"
(l'ebook completo lo puoi scaricare gratuitamente a questo link)

RISCALDARSI MENTALMENTE
Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone che praticano
sport, anche solo per divertimento, eseguono esercizi
di riscaldamento prima di iniziare. Può trattarsi di un
approccio abbastanza sofisticato o, più semplicemente, di
alcune flessioni sulle ginocchia o di qualche esercizio di
stretching. Ma anche chi non esegue affatto il riscaldamento
sa, però, che dovrebbe farlo: a tal punto è giunto il livello
di informazione riguardo ai benefici che si ottengono da
questa attività. Alcuni vanno oltre ed effettuano anche un
raffreddamento. Questa è una novità per chi fa sport occasionalmente,
ma i professionisti la considerano sempre
più importante. I Leicester Tigers, quando Bob Dwyer era
il loro allenatore, divennero famosi perché, indipendentemente
dalla vittoria o dalla sconfitta, eseguivano, immediatamente
dopo la partita, un’elaborata serie di esercizi di
raffreddamento.
I benefici del riscaldamento sono ben noti. Preparare e
predisporre il corpo a ciò che seguirà è essenziale per assicurarsi
un buon livello di performance sin dall’inizio. Anche
la riduzione degli infortuni, che si determina grazie a un riscaldamento
efficace è, ovviamente, un fattore importante.
Analoghe considerazioni riguardano il riscaldamento
mentale. In uno sport individuale è di vitale importanza
essere concentrati, pronti a dare il meglio fin dall’inizio,
sapendo cosa si sta cercando di ottenere. Se state lavorando
su un aspetto particolare del gioco, l’attenzione va posta su
come pianificate le vostre attività. Molti sportivi sostengono
che si debba “sistemare la testa” prima di competere.
Allo stesso modo, dopo aver perso una partita o una
gara a dispetto delle proprie aspettative, affermano spesso
che quel giorno non erano “lì”, o che non erano riusciti a
focalizzarsi o a concentrarsi, oppure che continuavano a
permettere ad altre questioni e ad altri problemi di affiorare
nella loro mente.
Sally Gunnel definisce questo processo “emettere vibrazioni
positive e sopprimere quelle negative”. Quest’atleta fa
anche uso di affermazioni, nel suo riscaldamento mentale.
Quando vinse il Campionato Mondiale [di atletica,
NdR
]
nel 1993 [nei 400 metri ad ostacoli,
NdR], era così concentrata
e preparata che non si accorse di aver vinto, perché
non vedeva altro che ciò su cui era focalizzata. (Fonte: programma
televisivo
Equinox.)
È altrettanto essenziale che il riscaldamento mentale abbia
luogo negli sport di squadra. Se un atleta non si è preparato
quanto gli altri, ciò può influire sulle performance dell’intera
squadra. Peggio ancora, può crearsi un certo attrito, che a
sua volta può causare malumori prolungati nel tempo.

CONTINUA AL PROSSIMO POST......